Novità sull'uso dell'OUT (Attività in Area Privata)
Venerdì 24 Giugno 2016Come già avviene per il Codice della Strada, anche il Regolamento CE 561/2006 (che regolamenta i tempi di guida e riposo dei conducenti professionali) non si applica in tutte le situazioni o in tutti i luoghi.
Entrambe queste norme, ad esempio, si applicano su strada, che è definita come “l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali”: si evidenzia subito come le aree private non rientrino nel concetto di strada, con la conseguenza che anche il Reg. CE 561/2006 non si applica nelle aree private.
Queste considerazioni sono confermate anche dalle circolari interministeriali del 22/07/2011 al punto 14: “La circolazione di veicoli in aree private è sottratta all'ambito di applicazione delle disposizioni del Regolamento (CE) 561/2006”.
In altre parole, in Italia vale attualmente il principio per cui se si circola all’interno di un’area privata, la guida va intesa come “altre mansioni” (martelletti, sul cronotachigrafo) e non la si deve sommare ai tempi di guida giornalieri, mentre la si somma alle generiche attività di lavoro della giornata.
Per potere usufruire di questa possibilità (conteggiare le guide in aree private come semplice lavoro…) è necessario “avvisare” il cronotachigrafo quando ci si trova in un’area privata, cosa che si fa attivando la cosiddetta funzione “OUT”.
La funzione OUT, dunque, si attiva all’entrata nelle aree private e si deve disattivare all’uscita da tali aree.
Durante le attività svolte in OUT, la carta cronotachigrafica del conducente va tenuta:
- INSERITA, se il conducente si trova a bordo de veicolo essendo il responsabile unico delle attività e degli spostamenti.
- NON INSERITA, se il veicolo non è nella disponibilità del conducente e quindi se la responsabilità del veicolo è a carico di altri
Quando il veicolo viene parcheggiato nel piazzale aziendale, per rimanervi ricoverato durante i periodi in cui non è utilizzato, il conducente avrà cura di estrarre sempre la sua carta cronotachigrafica, lasciando il cronotachigrafo con la funzione OUT attivata.
In questo modo, eventuali spostamenti senza scheda effettuati nel piazzale aziendale (per fare carburante, per pulizie, …etc. etc.) effettuati da altri addetti non muniti di carta cronotachigrafica, saranno giustificati pur essendo fatti senza carta, perché effettuati in OUT.
Tutte le considerazioni fatte fin qui, vengono sicuramente accettate sul territorio italiano dagli organi di controllo.
Per chi opera all’estero, si dovrà tenere in considerazione che la definizione di strada pubblica o privata può essere diversa.
In particolare in FRANCIA e in AUSTRIA, stiamo rilevando nuove modalità di interpretare le attività svolte all’interno dei piazzali privati, che è importante conoscere e tenere in considerazione.
Risulta che in Francia siano state emesse delle nuove diposizioni dagli organi competenti che, di fatto, limitano di molto l’utilizzo della funzione OUT.
Queste limitazioni operanti in alcuni stati europei trovano fondamento nelle interpretazioni contenute nel “TRACE” (Transport Regulator Align Control Enformcements), documento emesso da un organismo appositamente istituito dalla Commissione Europea per uniformare le interpretazioni del Reg. 561 nei vari stati.
Il concetto è il seguente:
- Un VIAGGIO INIZIA quando il conducente assume la guida del veicolo;
- Un VIAGGIO TERMINA quando il conducente perde possesso del veicolo, oppure quando inizia un riposo (giornaliero o settimanale);
- Un VIAGGIO COMPRENDE anche i viaggi intermedi, ovvero le singole tratte da inizio a fine viaggio.
A questo punto: se un viaggio comprende singole tappe più brevi sia su strada pubblica che su strada privata, allora anche le guide su strada privata fanno parte del viaggio (e non sono fuori dal campo di applicazione, cioè non sono in OUT).
Questa interpretazione, ormai diffusa soprattutto in Francia, sta assumendo sempre più rilevanza nei paesi europei fuori dall’Italia, per cui si suggerisce alle aziende che operano su tratte estere di evitare l’utilizzo dell’OUT (anche in Italia) per evitare contestazioni in tal senso.
Un’alternativa potrebbe essere quella di sottoporre ad un controllo in Italia l’autista, subito prima di varcare il confine per andare all’estero documentandolo adeguatamente (in questo caso il periodo già controllato, anche se contiene attività in OUT, non può essere nuovamente controllato).
Nelle aree private di carico/scarico intermedie rimane, però, confermato che :
- Se nell’area privata è previsto un addetto che opera in qualità di PIAZZALISTA solo all’interno dell’area.
- Se il conducente affida il veicolo al piazzalista estraendo la propria carta cronotachigrafica (quindi chiudendo il viaggio perché perde la disponibilità del veicolo).
Allora l’OUT sarà sempre consentito, sia che il piazzalista utilizzi una propria carta cronotachigrafica e sia che non la utilizzi perché ne è privo.
Ovviamente in questi casi, quando il conducente tornerà a bordo del veicolo e reinserirà la sua carta cronotachigrafica nell’unità di bordo, avrà cura di memorizzare manualmente nella sua carta l’attività (solitamente di riposo) svolta durante gli spostamenti fatti dal piazzalista.
Su questo argomento ci siamo attivati per reperire ulteriori approfondimenti, anche interpellando gli organi competenti negli stati esteri e quelli comunitari per ottenere chiarimenti applicativi.
Avremo cura di diffondere i prossimi aggiornamenti non appena saranno disponibili.