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Normative e Documenti utili per autotrasportatori

Dopo più di dieci anni e multe costate a diversi turisti disabili italiani, anche nel nostro paese sarà adottato il Contrassegno Unificato Disabili Europeo per la circolazione e la sosta dei veicoli previsto dalla Raccomandazione del Consiglio europeo del 4 giugno 1998.

E' stato infatti approvato lo schema di un decreto discusso dal Consiglio dei ministri nella seduta del 25 maggio scorso e che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (con modifiche previste all'art. 381 del regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada) che prevede l'adozione di un modello unico di contrassegno per i disabili conforme al modello comunitario che garantisca adeguatamente la riservatezza degli interessati. Finalmente, dunque, uscire dai confini nazionali e spostarsi in Europa con l'auto, per i disabili non sarà più un terno al lotto tra multe e sanzioni da contestare. Tra l'altro la novità mette al riparo anche da sanzioni nello stesso territorio nazionale, che possono nascere dalle disuguaglianze tra comune e comune della nostra Italia. Fino a questo momento, infatti, l'erogazione dei contrassegni sono demandate ai Comuni di residenza, ognuno con le proprie regole in fatto di parcheggi, Z.T.L. o quant'altro. Addio quindi al vecchio pass arancione, e benvenuto pass azzurro, ma i tempi saranno relativamente lunghi: dalla sua entrata in vigore, i comuni avranno bisogno di tempo per adeguarsi; nel frattempo rimarranno validi i pass già rilasciati. I nuovi pass, col simbolo della carrozzina bianco su sfondo azzurro, dovranno avere data di scadenza, numero di serie, nome e timbro dell'autorità nazionale e comunale che rilascerà il contrassegno. Nella parte retrostante, il nominativo e la foto del soggetto autorizzato. Un bel passo avanti, dunque, per far sì che i diritti acquisiti non rimangano vincolati entro i confini nazionali. Va ricordato però che il pass avrà validità in tutta Italia e nei paesi dell'Unione Europea che hanno aderito all'iniziativa: raccomandiamo quindi sempre di informarsi prima di recarsi in viaggio all'estero Dal prossimo 15 settembre è entrato in vigore il nuovo pass per disabili, la cui denominazione tecnica corretta è "Contrassegno di parcheggio per disabili", adeguato alla raccomandazione del Consiglio dell'Unione Europea n° 98/376/CE del 4 giugno 1998 . Contemporaneamente verrà modificato il nostro Codice della Strada per quanto riguarda le norme che regolano la circolazione e il parcheggio dei veicoli destinati all'utilizzo da parte di persone con mobilità ridotta o nulla. Il testo del relativo decreto presidenziale, contenuto nel D.P.R. 151 del 30 luglio 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 203 del 31 agosto 2012, riguarda proprio il nuovo contrassegno unificato su fondo azzurro da esporre sulla parte anteriore del veicolo e che, oltre a essere valido sul territorio nazionale, lo sarà anche sulle strade dell'Unione. In questo modo, gli automobilisti italiani che ne hanno diritto eviteranno il rischio (reale, compreso quello di eventuali contravvenzioni) di non vedersi riconoscere in altri Paesi la validità del documento finora rilasciato in Italia. Il pass è, come prima, personale e non cedibile, non vincolato a un singolo veicolo e ha validità di cinque anni, a meno che non sia a tempo determinato in conseguenza di un'invalidità temporanea del richiedente. Quando esposto, il pass rende visibili solo gli estremi dell'autorizzazione, mentre i dati che identificano il titolare, riportati sul retro, non sono visibili dall'esterno dell'auto se non dietro esibizione in caso di controlli. La sostituzione del vecchio contrassegno con il nuovo modello dovrà avvenire entro tre anni, ma le amministrazioni locali dovranno comunque garantire, in questo intervallo, il rinnovo dei contrassegni già rilasciati, che mantengono la loro validità in base alla nuova versione. Entro la stessa data dovrà essere ovviamente adeguata con la nuova simbologia anche tutta la segnaletica stradale relativa agli stalli di parcheggio. Le modifiche al Codice prevedono inoltre che a fronte di particolari condizioni di invalidità, il titolare di un contrassegno possa ottenere l'assegnazione gratuita di uno stallo individuato da segnaletica specifica che deve indicare gli estremi del permesso. Se l'interessato non dispone di uno spazio privato "accessibile nonché fruibile" , così recita il decreto, il comune può inoltre stabilire, anche nelle aree di parcheggio a pagamento, un numero di posti destinati alla sosta gratuita dei disabili muniti di contrassegno superiore al limite minimo previsto da un apposito D.P.R. il n° 503 del 24 luglio 1996, art. 11, comma 5. Inoltre, è prevista la sosta gratuita per i disabili anche negli stalli a pagamento se quelli riservati risultano già occupati o comunque non disponibili.
Comandante P.L. Montagnana

 
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